La piccola Dorrit (Edizione illustrata) by Charles Dickens

La piccola Dorrit (Edizione illustrata) by Charles Dickens

autore:Charles Dickens [Dickens, Charles]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: Classici
ISBN: 9788858408193
editore: Einaudi
pubblicato: 2013-03-25T23:00:00+00:00


Capitolo trentaquattresimo

Un mucchio di Barnacle

Il signor Henry Gowan e il suo cane erano ormai diventati ospiti ordinari nella villetta del signor Meagles, e il giorno delle nozze era stato fissato. Per l’occasione si doveva convocare una numerosa rappresentanza di Barnacle, affinché la potente famiglia desse lustro al matrimonio, per se stesso avvenimento abbastanza insignificante.

Riunire tutta la famiglia Barnacle sarebbe stato impossibile per due buone ragioni: primo, perché nessun palazzo sarebbe stato abbastanza capace da contenere tutti i membri e i parenti dell’illustre casata; secondo, perché dovunque sotto il sole o sotto la luna esisteva un metro quadrato di terreno sottoposto al dominio britannico, che rendesse necessaria l’istituzione di un posto governativo, c’era un Barnacle a occuparlo. Non appena qualche intrepido navigatore piantava una bandiera in un punto del globo prendendone possesso in nome della Gran Bretagna, prima che la scoperta venisse divulgata l’Ufficio delle Circonlocuzioni vi spediva un Barnacle provvisto di una borsa di documenti. Cosí i Barnacle erano distribuiti in tutte le parti del mondo e sparpagliavano i loro documenti su tutti i punti cardinali.

Premesso che nemmeno la potente arte evocatrice di Prospero sarebbe riuscita a convocare i Barnacle da ogni punto dell’oceano o della terra, dov’essi erano intenti a far nulla che non fosse combinare imbrogli e mettersi qualche cosa in tasca, era comunque possibile riunirne un discreto numero. Di questo si occupò la signora Gowan, recandosi spesso a trovare il signor Meagles con sempre nuove aggiunte alla lunga lista degli invitati e parlando con lui quando, chiuso nella stanza della bilancia e della paletta, non fosse occupato (cosa che in quei giorni avveniva assai di frequente) a computare e a saldare i debiti del futuro genero.

Fra gli invitati ce n’era uno solo per il quale, pur non essendo del tutto indifferente all’onore di ricevere ospiti simili, il signor Meagles provava maggior interesse e sollecitudine che non per tutti gli illustri Barnacle presi insieme, e questo invitato era Clennam. Ma una certa sera d’estate, sotto gli alberi del viale, Clennam aveva fatto una promessa sacra, e in fondo al suo cuore cavalleresco si sentiva impegnato per innumerevoli altri doveri. Dimenticando se stesso, sempre pronto a rendersi utile a Minnie in qualunque circostanza, per cominciare degnamente la sua missione rispose allegramente all’invito del signor Meagles:

− Ma certo, verrò!

Il suo socio, Daniel Doyce, costituiva invece una specie di ostacolo sul cammino del signor Meagles, e il degno gentiluomo aveva una gran paura che, mescolando Daniel con tutto quel barnaclume ufficiale, non si formasse una miscela esplosiva anche trattandosi d’un ricevimento di nozze. Ma il «pericolo nazionale» lo tolse d’imbarazzo arrivando a Twickenham per chiedergli − con la libertà concessa a un amico di antica data − il favore di non invitarlo.

− Dato che la mia pratica con quella gente, − egli dichiarò, − aveva lo scopo di rendere un servizio pubblico e di compiere un pubblico dovere, e la loro preoccupazione principale è stata impedirmi in ogni modo di compierlo, reputo piú conveniente non apparire a mensa con loro, pur fingendo di andare perfettamente d’accordo.



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